Petizione online
«Nessuna modifica all’RSI»
«Nessuna modifica all’RSI»
La comunità d’interesse «Opting-out RSI» esorta Il Consiglio federale a esercitare immediatamente il suo diritto di opposizione ai sensi dell’art. 59 dell’RSI e a dichiarare il rifiuto delle modifiche (il cosiddetto opting-out)!
Il Consiglio federale deve dichiarare l’opting-out dagli emendamenti del RSI.
Il Parlamento, in quanto alta autorità di vigilanza sul Consiglio federale, deve chiedere a quest’ultimo di esercitare il suo diritto di obiezione e dichiarare l’opting-out.
L’opting out è l’unico modo per garantire che il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati abbiano tempo sufficiente per discutere l’RSI e possano indire un referendum.
In occasione della 77a Assemblea mondiale della sanità, svoltasi dal 27 maggio al 1° giugno 2024, sono stati adottati ampi emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (RSI). Contrariamente a quanto sostenuto dal Consiglio federale e dall’UFSP, tali emendamenti contengono ben altro che solo “adeguamenti di natura tecnica e di portata minore”. Ciò che possiamo aspettarci se non riusciamo a impedirne l’entrata in vigore è quanto segue: sorveglianza e digitalizzazione, controllo dell’informazione (censura), dichiarazione unilaterale di lockdown da parte del Direttore generale dell’OMS, per esempio a causa del cambiamento climatico, certificato di test e di vaccinazione, vaccinazione obbligatoria, quarantena e isolamento, tracciamento dei contatti e simili. Tutto questo avrebbe gravi conseguenze per la libertà individuale e limiterebbe notevolmente i nostri diritti.
L’aspetto più inquietante è che il RSI modificato si applicherà automaticamente alla Svizzera il 19 settembre 2025, se il Consiglio federale non presenta un rifiuto dello stesso entro il 19 luglio 2025!
Il Parlamento deve quindi invitare il Consiglio federale a esercitare il suo diritto di obiezione entro il termine previsto e a dichiarare il rifiuto degli emendamenti (cosiddetto opting out).
Firmando questa petizione, chiedete al Parlamento, in quanto alta autorità di vigilanza, di adoperarsi affinché il Consiglio federale faccia le dichiarazioni necessarie. Solo così si potrà evitare che queste modifiche si applichino automaticamente alla Svizzera. Ed è l’unico modo per garantire che il RSI segua l’iter che la democrazia svizzera richiede. Firmatela oggi stesso!
Chiunque, indipendentemente dall’età, dalla nazionalità o dal luogo di residenza, può firmare la petizione.
Nelle firme della nuova petizione saranno incluse anche quelle di coloro che si sono già espressi in occasione della petizione lanciata da ABF Svizzera nella primavera/estate 2024 (il cui termine di raccolta era il 1° agosto 2024)!
Regolamento sanitario internazionale: il Consiglio federale deve esercitare immediatamente il suo diritto di obiezione ai sensi dell’art. 59 del RSI.
Petizione all’Assemblea federale
Il Consiglio federale deve esercitare il suo diritto di obiezione immediatamente, al più tardi entro il 19 luglio 2025, e dichiarare all’OMS il rifiuto delle modifiche all’RSI (cosiddetto opting-out).
Il Parlamento invita il Consiglio federale a esercitare il diritto di obiezione entro i termini previsti, a respingere gli emendamenti e a sottoporre al Parlamento il RSI modificato.
Premessa
Il Regolamento sanitario internazionale (RSI), completamente rivisto, è stato adottato dalla 58a Assemblea mondiale della sanità il 23 maggio 2005 ed è entrato in vigore per la Svizzera il 15 giugno 2007 (RS 0.818.103). Si tratta di norme giuridiche vincolanti ai sensi del diritto internazionale e, in seguito alla loro adozione, lo sono anche per la Svizzera.
Di che cosa si tratta?
Secondo un parere giuridico, le modifiche al RSI attualmente in discussione, adottate il 1° giugno 2024, hanno gravi implicazioni per la Svizzera. Devono pertanto essere sottoposte al Parlamento, che deve procedere a un esame dello stesso. Se il RSI viene approvato dal Parlamento, è possibile indire un referendum. Per garantire che ci sia tempo sufficiente per questo processo democratico, il Consiglio federale deve dichiarare l’opting-out. Questo è l’unico modo per garantire che il RSI non entri automaticamente in vigore il 19 settembre 2025. Una volta dichiarato, l’opting-out può essere ritirato se il Parlamento approva il RSI e non viene lanciato un referendum.
Perché il RSI deve essere respinto?
Gli emendamenti in discussione sono di vasta portata e comporterebbero una drastica violazione della sovranità della Svizzera e delle libertà garantite dalla Costituzione federale. Gli effetti vanno ben oltre la salute: ne risentirebbero sia l’economia che la società. Per esempio, in futuro sarà l’OMS a stabilire cosa si intende per disinformazione o per informazione. L’OMS diventerà quindi un’autorità di censura, in violazione della libertà di opinione e di informazione e della libertà dei media garantite dalla Costituzione federale. L’attuazione del RSI comporterà un’enorme spesa finanziaria aggiuntiva per la Confederazione e i Cantoni. L’OMS ha già annunciato che aumenterà il suo budget dagli attuali 3 miliardi a 30 miliardi di dollari.
La modifica del RSI del 1° giugno 2024 conferisce all’OMS competenze molto più ampie per dichiarare un’emergenza pandemica (parole chiave: sequenziamento del genoma e monitoraggio delle acque reflue), potrà decidere sui “prodotti sanitari rilevanti” (comprese le sostanze sperimentali e le autorizzazioni di emergenza). L’OMS non è soggetta ad alcun controllo delle sue dichiarazioni, raccomandazioni e informazioni e i suoi organi non hanno alcuna legittimazione democratica. La crisi del Covid 19 ha dimostrato che l’OMS ha avuto un’influenza significativa sulla Svizzera per quanto riguarda la durata di una pandemia, la definizione dello stato di emergenza, le linee guida sulla malattia e il controllo da parte dei tribunali. Con le modifiche del RSI, tale influenza si intensificherà ulteriormente.
La sovranità della Svizzera è a rischio.
Termine ultimo per la raccolta della petizione online: 01.03.2025